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L'Esercito della Speranza    di Paolo Giansiracusa

Un popolo di bambini, un esercito di purezza per fare rifiorire l’umanità nuova:
questo è l’obiettivo che sta alla base della ricerca di Orazio Coco,
scultore dalle rigorose conoscenze tecniche, fautore di una delle poetiche più interessanti del Terzo Millennio.
La sua ricerca comprende un messaggio di speranza rivolto al nostro tempo,
età in cui la società umana è attraversata dal tormento e dall’inquietudine,
dall’incertezza nei confronti di un futuro che appare segnato dalla profonda crisi di identità.
La repentina perdita di valori ha purtroppo trascinato nell’abisso della decadenza la nostra storia e la memoria,
la nostra tradizione e persino la saggezza di un popolo tra i più antichi del Mediterraneo.
D’un tratto le generazioni del secondo dopoguerra si sono trovate davanti ad un vuoto di contenuti
e a nulla sono valsi l’appello e l’allarme lanciati da pensatori di trincea come Sciascia e Pasolini.
Le arti visive, solo a piccoli tratti, sono riuscite a cogliere sia la gravità della situazione sociale
che il peso di un degrado ambientale che oggi appare in tutti i suoi risvolti drammatici.
Da questi presupposti ha origine l’attività scultorea di Orazio Coco che, con coraggio e sentimento,
ha trasferito l’equilibrio e l’armonia del suo nucleo famigliare in un sistema plastico formale in cui la forza,
la speranza, la morale … trovano precise identità nei volti di bimbi dai tratti storici.
Dalla storia dell’arte trascorsa ha preso in prestito elementi iconografici di solida notorietà,
figure e gesti di un campionario saldamente ancorato ai valori creativi della nostra civiltà.
In tal modo, in chiave post moderna, l’artista ha legato la sua ricerca espressiva a identità note
che in tal modo amplificano il messaggio di questo singolare esercito di candore e bellezza, di ingenuità e pudore.
Il lavoro di Coco deriva da un travaglio interiore, da una sofferenza creativa che mette fianco a fianco l’artista e l’uomo,
il poeta e l’essere sociale. Ciò mi consente di poter dire che il suo lavoro è sintesi straordinaria dell’artista e dell’uomo.
Il suo essere artista impegnato coincide con il suo essere creatura sociale sensibile e impegnata.
Di questo d’altra parte ha bisogno il nostro tempo, di uomini coerenti che non separano il proprio fare dal proprio essere.

Prof. Paolo Giansiracusa      2012

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