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Viaggio attraverso l'Eros

Viaggio attraverso l’Eros è l’analisi di un percorso di carattere teorico che ho sviluppato per raggiungere la mia attuale forma espressiva e la mia linea di pensiero. Il termine “Eros” traduce quello che è l’attimo di riflessione dell’artista con se stesso, l’attimo più sincero che si ha nei confronti dell’arte. L’Eros è la passione che mi porta alla continua ricerca dei valori espressivi, quelli che hanno fatto mutare in me i concetti che sembravano ormai al traguardo, ma è chiaro che il traguardo lo determina solo la morte. L’Eros è un sentimento nobile che solo in pochi riescono a comprendere, ma se ognuno di noi seguisse il proprio io senza farsi condizionare da nulla, renderebbe maggiormente leggibile qualsiasi espressione formale. La sensibilità artistica è una dote soggettiva, poiché ogni individuo, per cultura e proprie esperienze, avrà dinanzi ad un’opera d’arte, differenti interpretazioni e diversi stati d’animo. Quello che non muterà mai nel tempo, sarà la nostra predisposizione ludica nel reagire alle componenti psicologiche date dalle nostre emozioni, suscitate da elementi analogicamente incomprensibili. Non esistono canoni da seguire per manifestare l’Eros, né si può dare una scala di valori per identificarla, poiché la sua essenza non è visibile materialmente, possiamo solo percepire la sua presenza con le nostre emozioni. Il momento della creazione è inspiegabile, legato al sogno di un istante in un momento propizio. Il mondo del ricordo e del sogno è il mondo reale, unito visceralmente all’arte, che si concretizza al limite dell’irrealtà terrestre.



Io e l’Eros
Quando la dea ispiratrice dell’Eros si rivolge al mio cospetto il mio sguardo è rivolto all’interno, chiudo gli occhi perché il ritmo interiore passi alle mani con maggiore purezza. Eros. Personificazione della passione d’amore nella mitologia classica. Il giorno delle pene giunse nel mondo delle passioni. Tutti furono condannati dall’invisibile presenza del male. Per millenni vagarono nel nulla, privi di qualsiasi forma espressiva. La loro reclusione ha negato all’universo la gioia del crepuscolo. La luna perse il suo fascino, la sua poesia, la funzione di grande ispiratrice. La terra non fu più madre, i suoi figli orfani incoscienti d’aver perso l’immensità Onirica che li lega all’ormai inutile vita. Ma un giorno le passioni disperse nell’ignoto iniziarono a comprendere il segreto della reminiscenza. Come anime in cerca di un corpo, loro si servirono di noi per esprimere il proprio piacere e noi da quel giorno recepiamo gli stimoli che passionalmente ci trasmettono. Tutti trovarono il loro rifugio; chi nella materia; chi negli astri; chi nella pioggia; chi nel crepuscolo o nell’aurora, arricchendo così di colori e di poesia il nostro mondo. Dando vita a quelle emozioni che ci rendono, dinanzi all’immensa lapide della morte, anime vive in cerca di piacere. Il loro gioco è la nostra ispirazione.



Eros come energia
La nostra cultura ci induce a considerare la materia come un oggetto privo di vita, ma se consideriamo la vita come presenza di energia possiamo immaginare la materia animata. Il nostro corpo non è altro che un sistema organico alimentato dall’invisibile energia della vita senza la quale saremmo semplicemente “materia”. Da questo nasce il mio concetto di Eros. Quello che ci distingue principalmente dagli altri esseri è la nostra capacità psichica di elaborare irrazionalmente le emozioni percepite. Queste componenti creano in noi degli stati d’animo che ci permettono di trasmettere e recepire delle sensazioni. Si è sempre cercato di analizzare le capacità della psiche ma è chiaro che essendo una componente individuale non potremmo mai decodificarla completamente. Dunque l’Eros rimarrà un termine astratto, la sua presenza potrà essere percepita solo attraverso il piacere emotivo, indispensabile realtà della nostra esistenza.



Io e la mia opera
Drammaticità, passione, dinamismo, sintesi espressiva. Queste sono le tappe che hanno segnato il mio percorso nella ricerca artistica. Michelangelo Buonarroti, Medardo Rosso e Auguste Rodin, sono gli artisti che mi hanno aiutato ad accettare e concepire l’universo concettuale dell’arte. Maturare il concetto artistico rientra nelle più importanti conquiste di un artista. Ciò accade all’improvviso, nell’infaticabile ricerca dei nostri valori. La purezza del concetto artistico origina dalla sua irrazionale nascita, intesa come evocazione magica dell’evento. Ho sempre basato i miei studi plastici prevalentemente sulla copia modellata della figura umana. Le diverse sensazioni emotive scaturite dalle innumerevoli sculture figurative, classiche o moderne, mi hanno fatto notare che non è tanto la perfetta rappresentazione anatomica che rende l’opera valida, quanto l’energia interiore che l’artista riesce a farle sprigionare. Se una scultura emana energia, trasmetterà sempre un “qualcosa” per il quale il fruitore si porrà dinanzi all’opera, con infantile curiosità, per carpirne il messaggio. La mia opera ha avuto sempre un fondo di organicità erotica. I divertenti giochi delle mie fantasie si concretizzano in organismi che confermano una propria identità. I miei ultimi elaborati nascono dalla ricerca di condensare le eteree fantasie che popolano il mio mondo dell’immaginario. Forme che condizionatamente sono! Non rappresentano! Masse plastiche che identificano il momento di transizione, ponti che congiungono il mio mondo alla nostra realtà. Pensieri astratti che si avvalgono di simbologie materiali per identificarsi in questa dimensione. Immagini antropomorfe, forme dinamiche, simbologie concettuali caratterizzate da un erotismo intrinseco. Nelle mie rappresentazioni, la materia non sarà privata della sua essenza, anzi mi atterrò al suo Eros per non violentarne il naturale equilibrio, cercando così di fondere, come un alchimista, i sogni con la materia.

Orazio Coco 1997

Il fiore del male
Terracotta patinata altezza e Ø Cm. 40x20

Come tutte le cose affascinanti lei è la sovrana, la sovrana del male. Amanita muscaria, fungo di un’eleganza affascinante eppure dentro possiede il segreto della morte. Sovrana, regina leggiadra posata in terra, assorbe la luce e la tramuta in energia oscura. Tu ingoi i piaceri più acuti che ti può offrire la vita. Dalla tua sottile pelle traspare la vita dell’universo intero.

Orazio Coco 1996


Il nulla
Terracotta patinata altezza e Ø Cm. 45x40

Le pareti del nulla un giorno ingoieranno tutto; il tempo, le emozioni, la materia, i piaceri e i dolori. Tutto avrà fine. Ma in futuro dal nulla verremo partoriti in qualche altra dimensione a noi sconosciuta. Forse, quando il nulla si sarà nutrito di tutto ciò che l’uomo ha creato, ricomincerà a fecondare una nuova forma d’esistenza partorendola con estremo dolore. Come una perla nera, una forma rotondeggiante invaderà un minimo spazio di tutto l’immenso che l’universo occupò. Dalla sua pelle trasparirà tutta l’energia dell’universo primitivo.

Orazio Coco 1996



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